La maggior parte delle aziende pensa che la propria sicurezza finisca al firewall. Non è così.
Quando esternalizzi funzioni critiche come l’infrastruttura cloud, l’elaborazione delle buste paga o la gestione dei dati dei clienti, stai consegnando informazioni sensibili al sistema di sicurezza di un’altra azienda. E questo può rivelarsi un errore costoso, capace di danneggiare reputazione e finanze.
Secondo il Data Breach Investigations Report 2025 di Verizon, quasi un terzo dei gravi incidenti di sicurezza riguarda violazioni di terze parti, ovvero fornitori o piattaforme esterne. L’outsourcing fa risparmiare denaro, ma basta un solo fornitore compromesso per farti perdere milioni in costi di ripristino, sanzioni e perdita di fiducia dei clienti.
Il Rischio Crescente delle Violazioni di Terze Parti
Le violazioni di terze parti si verificano quando i criminali informatici sfruttano vulnerabilità nei sistemi di un fornitore per accedere ai dati della tua organizzazione. I ricercatori di sicurezza trovano spesso gli stessi problemi: password riutilizzate tra clienti diversi, software obsoleti non aggiornati da anni o API esposte con requisiti minimi di autenticazione.
La verità è che la sicurezza della tua azienda è forte solo quanto il suo anello più debole. Puoi avere pratiche di sicurezza eccellenti internamente, ma il tuo punto debole potrebbe essere il fornitore che gestisce la piattaforma HR o l’archiviazione cloud. Ogni nuovo partner con accesso ai tuoi dati apre un’altra porta verso la tua azienda, e i cybercriminali lo sanno bene.
Per questo la gestione del rischio legato ai fornitori sta diventando una priorità assoluta in tutti i settori.
Le vulnerabilità nella supply chain, ad esempio, possono generare un effetto domino capace di coinvolgere un’intera industria. Un solo fornitore compromesso può esporre dati sensibili, bloccare le operazioni e distruggere la fiducia dei clienti in decine di organizzazioni. Per restare protette, le aziende devono avere visibilità su ogni partner e piattaforma utilizzati, non solo sui propri sistemi interni.
Conformità e Protezione dei Dati: Una Responsabilità Condivisa
Anche se è un fornitore a causare la violazione, le leggi sulla protezione dei dati ritengono comunque responsabile la tua azienda. Regolamenti come GDPR, HIPAA e CCPA non si preoccupano di chi ha “lasciato la porta aperta”, ma di chi ha perso i dati.
Questo significa che non bastano contratti e caselle da spuntare: la vera conformità richiede supervisione attiva. Devi assicurarti che ogni partner rispetti i tuoi standard di sicurezza e segua rigorosi protocolli di gestione dei dati.
Meglio iniziare prima di firmare qualsiasi accordo. La riduzione del rischio parte da una valutazione accurata della sicurezza dei fornitori: fai domande su crittografia, archiviazione dei dati e misure di sicurezza per trovare partner che condividano la tua attenzione al tema.
Ma una volta scelti, non dare per scontato che stiano facendo la loro parte. Audit periodici, questionari di cybersecurity e strumenti di monitoraggio continuo aiutano a mantenere il controllo del rischio.
Monitora la Tua Rete di Partner per Contrastare le Minacce Informatiche
Affrontare le minacce informatiche significa prestare attenzione ai rischi e costruire resilienza lungo tutta la rete di partner. Le violazioni di terze parti ci ricordano che la cybersecurity è uno sport di squadra, e che le relazioni con i fornitori vanno considerate come un’estensione della propria infrastruttura di sicurezza.
In un’epoca di interconnessione, la tua sicurezza è forte solo quanto le aziende con cui collabori: rivaluta le tue partnership, rafforza le difese e promuovi una cultura della responsabilità condivisa.
