La Shadow AI Sta Minando il Controllo AziendaleL’intelligenza artificiale è ormai parte integrante della nostra giornata lavorativa. Dalla stesura dei report all’analisi dei dati, gli strumenti di AI eliminano molte delle attività più noiose. E chi non apprezza la possibilità di dedicarsi alla creatività invece di perdersi tra infiniti fogli di calcolo?

Ma, come per ogni nuova tecnologia aziendale, c’è un rovescio della medaglia. I responsabili della sicurezza informatica stanno scoprendo che le notizie non sono poi così positive, soprattutto se si considera il fenomeno dell’intelligenza artificiale ombra (shadow AI).

AI: Il Nuovo Far West del Mondo del Lavoro

Secondo un recente sondaggio pubblicato da Cybernews, quasi il 60% dei lavoratori ammette di utilizzare strumenti di AI non approvati dalle proprie aziende, un fenomeno noto appunto come shadow AI.

Il problema è serio: il 75% di questi dipendenti dichiara di condividere con tali strumenti dati sensibili dell’azienda, e più della metà afferma che i propri superiori diretti incoraggiano questa pratica. Anzi, le persone che più usano strumenti non autorizzati si trovano proprio ai vertici aziendali, tra i dirigenti e i membri del C-suite.

Il nodo centrale della shadow AI è che opera fuori controllo. Quando i dipendenti usano qualsiasi applicazione trovata online senza verificare che rispetti gli standard di sicurezza aziendali, nessuno può sapere come i dati vengono memorizzati, utilizzati o condivisi.

Come la Shadow AI Compromette il Controllo Organizzativo

Quando i dirigenti fanno uso di strumenti non approvati, i dipendenti interpretano il gesto come un via libera a fare lo stesso. Questo mina i meccanismi di controllo e supervisione interni. Per i titolari d’impresa, ciò può tradursi nella perdita di strategie, policy e persino di vantaggi competitivi.

Senza una chiara visibilità, le aziende rischiano di perdere il controllo su dati sensibili, processi decisionali e proprietà intellettuale. La shadow AI genera veri e propri punti ciechi: non si può gestire ciò che non si può monitorare.

I rischi principali includono:

  • Perdita di dati: i dipendenti possono inconsapevolmente fornire informazioni riservate a sistemi che le conservano o le condividono.
  • Violazioni normative: gli strumenti non approvati possono infrangere regolamenti di settore.
  • Falle di sicurezza: la shadow AI aggira le difese IT, esponendo l’azienda ad attacchi informatici.
  • Perdita di controllo organizzativo: senza supervisione, è impossibile sapere chi usa l’AI, per quali scopi o dove finiscono i dati.

Il paradosso è che molti credono che questi strumenti aumentino la produttività, mentre in realtà mettono a rischio la sicurezza aziendale.

Riprendere il Controllo dell’Uso dell’AI in Azienda

La shadow AI rappresenta una minaccia concreta per qualsiasi impresa. Per evitare fughe di dati o problemi di cybersecurity, è necessario riprendere il controllo degli strumenti utilizzati dai dipendenti.

Il primo passo è formare il personale sui rischi legati all’uso di strumenti non approvati, sulla sicurezza dell’AI e sulla protezione dei dati. Occorre definire policy chiare su quali strumenti siano consentiti e monitorare costantemente l’attività per individuare e bloccare software non autorizzati.

Fondamentale è anche che i dirigenti diano il buon esempio. Le buone pratiche di governance sull’AI devono valere per tutti: se i leader evitano l’uso della shadow AI, anche i dipendenti tenderanno a fare lo stesso.

Trovare il giusto equilibrio tra innovazione e controllo non è facile, ma è essenziale per gestire in modo sicuro e consapevole il ruolo dell’intelligenza artificiale in azienda.

📢 Ricordati… “Anche se l’informatica non è il tuo lavoro, non puoi lavorare senza l’informatica!”

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