Gli Hacker Sfruttano GenAI per Attacchi Informatici Più Veloci e Sofisticati

Non c’è dubbio che l’intelligenza artificiale generativa (GenAI) stia avendo un impatto su aziende di ogni dimensione. Ma se da un lato porta benefici come maggiore produttività, analisi dei dati più precise e operazioni più efficienti, dall’altro presenta anche aspetti negativi. Secondo i professionisti della sicurezza IT, gli attacchi informatici basati su GenAI stanno aumentando rapidamente, diventando una minaccia persino più preoccupante delle violazioni dei dati.

L’ultimo rapporto CISO di Splunk mette in evidenza le sfide che gli amministratori IT e i team di sicurezza devono affrontare di fronte alle minacce informatiche legate a GenAI. Questa tecnologia è una risorsa preziosa nella lotta contro la criminalità informatica, poiché aiuta ad individuare nuove minacce. Tuttavia, è anche il motore che alimenta attacchi sempre più sofisticati contro le aziende. Gli hacker stanno sfruttando GenAI per lanciare attacchi più frequenti, innovativi ed efficaci.

Perché gli Attacchi Informatici Basati su AI Sono una Minaccia Seria

Secondo il rapporto Splunk, il 36% dei CISO (Chief Information Security Officer, responsabili della sicurezza informatica di un’azienda) considera gli attacchi informatici basati su GenAI una delle principali preoccupazioni. Oltre ad utilizzare strumenti come ChatGPT per sviluppare malware e deepfake credibili, i cybercriminali stanno sfruttando tecnologie avanzate come le Generative Adversarial Networks (GANs) per violare password con metodi sempre più sofisticati.

D’altra parte, anche i team di sicurezza stanno impiegando strumenti AI per rilevare e classificare le minacce, analizzare i dati di intelligence sulle minacce e identificare i rischi emergenti. È una sorta di lotta alla pari, ma nonostante le potenzialità dell’AI nella difesa informatica, gli investimenti aziendali in nuovi strumenti e formazione non stanno tenendo il passo con l’evoluzione delle minacce.

Affrontare i Rischi di Sicurezza Informatica Legati a GenAI

Ti trovi sulla stessa lunghezza d’onda del tuo team di sicurezza quando si tratta di adottare nuove soluzioni per contrastare gli attacchi basati su GenAI? Se la risposta è no, non sei l’unico. Il rapporto CISO evidenzia che, sebbene oltre la metà dei responsabili della sicurezza IT stia già utilizzando l’AI per contrastare le minacce, solo un terzo dei dirigenti e dei membri del consiglio d’amministrazione condivide lo stesso senso d’urgenza. Questo divario spesso si traduce in una mancanza di supporto finanziario per investire nella sicurezza contro GenAI.

Senza un impegno serio nel contrastare gli attacchi basati sull’AI, il rischio che la tua azienda venga colpita è concreto. Le difese tradizionali diventano rapidamente inefficaci contro la crescente complessità di questi attacchi, quindi è fondamentale rivedere le strategie di protezione aziendale. L’implementazione di strumenti di sicurezza basati sull’AI può aiutare a proteggere l’azienda dalle minacce più pericolose e distruttive.

Anche per una piccola impresa, è essenziale dare priorità alla sicurezza informatica e riconoscere il pericolo degli attacchi basati su GenAI. Se il budget non permette di investire nelle tecnologie più avanzate, è comunque possibile proteggere l’azienda adottando alcune strategie consolidate.

  • Requisiti rigorosi per le password e l’autenticazione a più fattori per ridurre il rischio di accessi non autorizzati.
  • Formazione continua e approfondita sulla sicurezza per i dipendenti, affinché comprendano le priorità aziendali in materia di sicurezza e sappiano riconoscere le minacce.
  • Valutazioni dettagliate dei fornitori terzi per assicurarsi che condividano gli stessi standard di sicurezza e abbiano protezioni adeguate.

Qualsiasi attacco informatico, che sia basato su AI o meno, può costare milioni alla tua azienda, mentre investire nella sicurezza informatica ha un costo nettamente inferiore. Non trascurare la protezione proprio ora che le minacce basate sull’AI sono in continua evoluzione.

Ricordati... “Anche se l’informatica non è il tuo lavoro, non puoi lavorare senza l’informatica!”

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