Gestione dei Rischi nella Supply Chain e la Normativa NIS2
La Direttiva NIS2 (Network and Information Security 2) introduce nuovi obblighi di cybersecurity per le aziende operanti in settori critici. Una delle novità più rilevanti riguarda la gestione del rischio nella supply chain, imponendo vincoli stringenti non solo alle imprese direttamente soggette alla direttiva, ma anche ai loro fornitori.
Se un'azienda opera nel Nord Italia, ad esempio a Brescia, Cremona, Bergamo, Verona o Mantova, e fornisce servizi o prodotti a un'impresa soggetta a NIS2, dovrà adeguarsi alla normativa, anche se inizialmente non rientrava nei criteri di applicazione diretta.
Chi è soggetto alla NIS2?
La direttiva riguarda operatori essenziali e importanti in settori strategici, tra cui:
- Energia e trasporti
- Finanza e telecomunicazioni
- Sanità e pubblica amministrazione
- Infrastrutture digitali e fornitura di servizi IT
Ma il vero impatto di NIS2 si estende alla catena di fornitura, coinvolgendo anche aziende più piccole che collaborano con imprese soggette.
Obblighi per i Fornitori delle Aziende Soggette a NIS2
Se un'azienda di Brescia, Cremona, Bergamo, Verona o Mantova fornisce servizi o prodotti a un operatore regolato da NIS2, dovrà:
- Dimostrare conformità agli standard di sicurezza informatica richiesti dalla direttiva
- Implementare misure di gestione del rischio, come valutazioni periodiche delle vulnerabilità
- Adottare policy di sicurezza per la continuità operativa, prevenendo attacchi informatici che potrebbero compromettere il cliente
- Monitorare e segnalare eventuali incidenti, poiché l’obbligo di notificare violazioni di sicurezza potrebbe estendersi anche ai fornitori
- Garantire la protezione dei dati e dei sistemi IT, adeguandosi ai criteri previsti per la cybersecurity
Rischi e Sanzioni: Perché Adeguarsi è Cruciale
Non rispettare gli standard imposti dalla NIS2 può comportare sanzioni elevate e il rischio di perdere contratti con aziende regolamentate. La direttiva prevede infatti:
- Multe fino a 10 milioni di euro o il 2% del fatturato globale per le aziende non conformi
- Sospensione temporanea delle attività in caso di gravi violazioni
- Obbligo di audit e ispezioni da parte delle autorità di controllo
Come Prepararsi alla NIS2 nella Supply Chain
Per le aziende fornitrici, soprattutto nelle province di Brescia, Cremona, Bergamo, Verona e Mantova, la strategia migliore è anticipare i requisiti di compliance:
✅ Analizzare il proprio ruolo nella catena di fornitura e identificare eventuali obblighi NIS2
✅ Implementare sistemi di cybersecurity conformi alle normative europee
✅ Effettuare test di vulnerabilità e penetration testing periodici
✅ Formare il personale su sicurezza informatica e gestione delle minacce
✅ Dotarsi di un piano di risposta agli incidenti per mitigare i rischi e garantire la continuità operativa
Conclusione
La NIS2 non è una normativa che riguarda solo grandi aziende o infrastrutture critiche. Se un’impresa è un fornitore IT, logistico, di servizi o software per aziende regolamentate, dovrà adeguarsi per continuare a operare. Questo è particolarmente rilevante per le realtà di Brescia, Cremona, Bergamo, Verona e Mantova, dove molte PMI collaborano con grandi aziende industriali e manifatturiere soggette a NIS2.
Agire ora per la compliance alla NIS2 significa evitare sanzioni, proteggere il proprio business e garantire la continuità operativa nella supply chain.
Ho già scritto altri tre articoli sull'argomento, li puoi leggere qui:
"NIS2: Nuova Direttiva sulla Cybersecurity a Brescia, Cremona, Bergamo, Verona e Mantova"
"NIS2 e Cybersecurity: Cosa Cambia per le Aziende di Brescia, Cremona, Bergamo, Verona e Mantova"
"Guida alla Conformità NIS2 per le Aziende di Brescia, Cremona, Bergamo, Verona e Mantova"